Resoconto: Secondo playtest Blood Manor Games

Sono sempre più in difficoltà ad aggiornare questo blog. Vedrò se continuare o no, perché devo obbligatoriamente dare priorità ad altro! Ma oggi vi spiego come è andato l'ultimo betatest di Langobardia Horribilis sul server di Blood Manor Games.

Anche questa volta abbiamo giocato una singola Sessione (Oneshot): la Sessione 0 è stata saltata in favore di una Caballicatio e dei Martiri pregenerati.

Martiri e Caballicatio

Ognuno dei 3 Giocatori ha creato altrettanti Martiri: Angelica la Votata, Beringar l'Arimmanno di una nobile famiglia longobarda e Faroald di Capua, uno zelante Esorcista. la Penitente, Grasulf l'Artigiano, Walfrit il Mercenario e Flavius l’Esorcista. A Perusia si è aperta nel bel mezzo della Civitas una grossa voragine per via di recenti terremoti, e durante la notte il gastaldo e alcuni suoi uomini sono stati rapiti dalle loro abitazioni. Eutichio stesso ha indetto una chiamata a degli uomini liberi per scendere nella voragine e salvarli… dando per scontato che siano lì.

Come Master ho dovuto creare l’Opposizione, ovvero la forza antagonista ai Martiri nel raggiungimento del loro Obiettivo:

  • Chi? Un manufatto consacrato a Orcus
  • Cosa? Sta inquinando il fiume Jenga.
  • Dove? Nei pressi di un punto nascosto nella foresta risalendo il torrente.
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  • Come? Mutando le forme di vita che si abbeverano.
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  • Perché? In questo modo corromperà tutti gli abitati di Beneventum.

Le Sessioni

Le acque del fiume Jenga, vicino a Beneventum, sono inquinate e tossiche. I Tre Martiri hanno risposto alla chiamata del Duca per risolvere il problema. Lasciandosi le mura cittadine alle spalle, esplorano le fattorie circostanti, notando gli abitati ridotti in uno stato di pietoso delirio. Solo una piccola famiglia sembra sana, seppur provata dagli stenti: si sono rifiutati di bere l'acqua del fiume e di nutrirsi dei prodotti dei luoghi da esso bagnati.

I Martiri iniziano la pericolosa risalita del torrente, trovando un piccolo santuario cristiano. Luogo che però scoprono essere dissacrato: una pietra benedetta è stata spaccata e macchiata con un icore immondo. Con un rituale purificano ciò che rimane della pietra, ma capiscono che il male è ancora forte.

Arrivati in territori selvatici deformati dal maligno, i Martiri affrontano qualcosa che va ben oltre un fiume inquinato e dalle correnti feroci: un orrendo Monstrum, frutto della sconcertante corruzione di uno degli abitati del villaggio, che cammina sulle rive del torrente con un sacco nero sulle spalle. Dopo aver ucciso l'abominio, recuperano il misterioso sacco. Al suo interno c'è un libro blasfermo con l'effige di Orcus, il nemico di Dio.

Immediatamente il libro si anima di un'oscura forza vitale, vomitando ombre demoniache nel mondo terreno. Solo dopo una lotta disperata, culminata nell'Immolazione di Angelica, la maledizione viene finalmente esorcizzata. A Beringar e Faroald non rimane altro che tornare dal Duca, portando con sé la perdita che hanno subito e gli orrori che hanno affrontato... e sapendo che il loro martirio è appena iniziato.

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